domenica 11 luglio 2010

...Ce vole 'l cabbracco: i modi di dire

Una sollazzevole raccolta di modi di dire osimani! Molti di essi si possono ritrovare, simili o anche uguali, nei vernacoli delle città circostanti.

A discure sa tte è cume a ffa' a cure cui lepri - Si dice a qualcuno che vuole sempre avere la ragione dalla sua parte, anche quando è in torto.
A llù gnente j'è parente - Si dice di una persona meschina e inetta.
A me me lèa da bora e me mette da sole - Lo dice una persona quando le azioni di qualcuno non gli dànno problemi o la lasciano indifferente.
A me nu' me lèa e nu' me mette - Come sopra.
Ancora nun è notte a Cingoli - Si dice quando si è ancora in tempo perché avvenga qualcosa.

Calasse 'l grà! - Si dice quando qualcuno esagera minacciando un altro o parlando di qualcosa; il senso è questo: "Magari il prezzo del grano si riducesse tanto quanto tu dovrai ridimensionare le tue parole passando ai fatti!"
Ce dice cume i càuli a merenna - Si dice quando una cosa non è adatta al contesto.
C'ènne le fratte - Si dice quando, in presenza di bambini, si sta per entrare in discorsi poco adatti ai bardasci (per deviare la conversazione su altri argomenti).
Ce 'ole 'l cabbràcco - Si dice quando è difficilissimo trovare qualcosa o qualcuno.
Chì chi ss'alza prima a la madina, cumanna - Si dice quando tutti vogliono comandare.
Chì è alta la Pasqua! - Si dice arrivando in un posto dove sono tutti chiassosi, perché ubriachi.
Chì ggimo a le pezze sal buffo - Cioè: "Qui finiamo senza soldi e coi debiti".
Chi tte cure dièdro? - Si dice a chi fa le cose in fretta senza motivo di sbrigarsi.
Ciài da fa' più tte che chi more de notte - Si dice a chi è sempre impegnato o va di fretta.
Cià ll'occhi più grossi de la bocca - Si dice di chi prende di più di quanto può avere.
Cià 'na léngua che taja, cuge e fa i reccàmi - Si dice di persone che spettegolano troppo.
Ciò i pia jacci morti - "Ho i piedi molto freddi."
Cu' le bugìe ce mpasta ll'aria - Si dice di chi mente in modo palese (anche: ce se mpasta la bocca).
Cu' llù ce se fa bè - Si dice di una persona affabile e benevola (spesso di un negoziante).
Du' caga, lassa - Si dice di chi utilizza qualcosa e a lavoro finito non mette a posto.
È ggido a fa' la tera pel cégio - Si dice senza tanti preamboli di chi è morto.
È 'l mejo del mazzo - Si dice ironicamente quando si parla del peggiore elemento di un gruppo di persone in genere poco affidabili.
È ndado 'ia de zzocca - Si dice di chi è diventato matto all'improvviso.
È ndado in cima - Si dice di un ragazzino che è cresciuto in altezza.
È 'n pezzo che è llù - Si dice di chi ormai è avanti con gli anni.
È 'n tappo de cannó - Si dice di una persona piccola ma spesso arrogante e saputa.
È robba da colpi! - Cioè: "Roba da matti!"
Facéa a ccagnara a tajatèsta - Cioè: "Litigavano molto aspramente".
Î fatto la parte dell'obbligo tua - Si dice a chi vuole un compenso anche per avere fatto il suo dovere.
Io nu' lu toccarìa manco cu 'na canna gguzza - Si dice quando una persona fa ribrezzo.
Je c'è rmaso 'l telaro - Si dice di chi è dimagrito eccessivamente (spesso per una malattia).
Je manca calche vennardì - Si dice di chi non è completamente sano di mente.
Je porterìa l'acqua sa le recchie - Si dice quando qualcuno farebbe qualsiasi cosa per un altro.
Je tira 'l zacco - Si dice di chi è arrabbiato al posto del più triviale "je tira 'l culo".
Lu magnarìa ancó su la testa d'un tignoso - Si dice quando si va matti per un cibo.
Ma vatte in zacco! - Modo simpatico per mandare a quel paese.
Me fa figo le gambe - Si dice quando le gambe non reggono più per la stanchezza.
Me lu magno cui pagni addosso - Solitamente lo dice la madre parlando del figlio irrequieto.

Me pare la ciuétta/la scimmia sobra 'l mazzòlo - Si dice di chi si mostra fiero di essere arrivato al punto dove si trova.
Me pare l'annima in pia - Si dice di una persona magra e macilenta, che sembra un fantasma.
Me pare la santa casa de Luredo - Si dice di una stanza o di una casa malridotta o vecchia.
Me pare 'l matto de Spalazzo - Si dice di una persona che si comporta in modo stravagante.
Me pare 'l pisto p'i porchi - Si dice di un cibo non molto invitante.
M'è riado lu stommigo gió i calcagni - Si dice quando si ha una fame enorme.
Me sa fadìga - Cioè: "Mi dispiace molto."
Me sa mi' anni... - Significa "non vedo l'ora...": me sa mi' anni che viènga duménniga.
Me sgappa da 'n fianco - Si dice quando si ha notizia di un fatto inaspettato.
N'ha fatte più llia che Scucchia - Si dice di una donna che ha vissuto avventure eticamente poco ortodosse, o più semplicemente che ne ha fatte di tutti i colori.
Nu' je sa mai ora... - Significa "gli sembra sempre presto...": nu' je sa mai ora d'alzasse.
Nu' la portamo al trentuno - Si dice quando si è stanchi di una cosa che ha durato troppo.
Nu' mòe 'na paja - Si dice di chi non aiuta a fare niente (spesso nelle faccende domestiche).
Nun ce fa 'na fila de case - Cioè: "Non c'è una grande differenza."
Nun cià manco 'n soldo pe' ffa' cantà un cègo - Si dice di chi è perennemente al verde.
Nun ciò voja da discure - Si dice come ammonimento a chi cerca di attaccar briga.
Nun crede manco al pangotto - Si dice di qualcuno senza motivazioni, valori o fede in qualcosa.
Nun è pe' la campàda mia - Si dice di una cosa che avverrà in un futuro molto lontano.
Nun sa né de me né de te - Si dice quando un cibo è proprio insipido.
Nun tròi logo? - Si dice a chi è sempre agitato e non sta mai fermo (spesso ai bambini vivaci).
Pell'annime sante del Purgadòjo - Si dice quando si è fatta una fatica o una spesa per niente.
Quéssa 'rmanerà pe' Sant'Antò - Si dice di una donna destinata a rimanere zidèlla.
Quésso arbocca dréndo - Si dice di un bambino che invece di crescere diventa sempre più mammone.
Sta a la muda cume 'l zorcio - Si dice di chi sta sempre tappato dentro casa.
Te le lea da le mà - Si dice di chi sembra volerle prendere a tutti i costi.
Tira 'l fiado a muccigotti - Si dice di non ha neanche la forza di respirare perché ammalato.
Ti sî magnado pure la pigna de la ncolla - Si dice a chi si è mangiato tutto (anche nel senso dei soldi).
Va cerchenno i giorni che nun è pari - Si dice di chi fa cose rischiose senza aver bisogno di farle.
Viè ggió i caldari - Cioè: "Piove a catinelle."
Vòle tutto al paro de la bocca - Si dice di chi vuole essere sempre accontentato senza faticare.

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